Cosa sono le barriere architettoniche

Barriere architettoniche: scopri cosa sono, perché sono un problema e cosa dice la legge italiana

Le barriere architettoniche sono ostacoli invisibili solo a chi può ignorarli. Per una persona con disabilità, un anziano o chi ha difficoltà motorie, ogni gradino può trasformarsi in una montagna, ogni porta stretta in un limite alla propria libertà. Ma cosa si intende davvero con questa espressione? Perché è così importante eliminare questi ostacoli e come è possibile farlo sfruttando gli incentivi statali come il Bonus Barriere Architettoniche? In questo articolo ti spieghiamo tutto in modo semplice e chiaro.

Cosa si intende per barriere architettoniche?

Le barriere architettoniche sono tutti quegli ostacoli fisici che impediscono o limitano la mobilità e l’autonomia di una persona. Si tratta di elementi come scale, marciapiedi alti, porte troppo strette, assenza di ascensori, mancanza di segnaletica visiva o acustica. Spesso si pensa che riguardino solo le persone in sedia a rotelle, ma in realtà coinvolgono anche anziani, persone con difficoltà temporanee o sensoriali. Un elemento da considerare è l’accessibilità. Una casa, un edificio pubblico o un’attività commerciale che non è accessibile, esclude automaticamente una parte della popolazione. Pensare spazi senza barriere significa pensare spazi per tutti.

Infine, l’assenza di adeguamenti crea anche rischi concreti per l’incolumità. Una persona che inciampa per mancanza di un corrimano, o che non riesce ad uscire da un palazzo in caso di emergenza, subisce un danno che si poteva evitare. Abbattere le barriere architettoniche non è un’opzione, è una necessità.

Cosa dice la legge italiana sulle barriere architettoniche e come sono cambiate le normative negli ultimi anni

Negli ultimi decenni la normativa italiana è intervenuta più volte per tutelare i diritti delle persone con disabilità. Il punto di riferimento è la Legge 13/1989, che ha introdotto i primi obblighi per eliminare le barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati. Nel tempo, altre leggi e decreti hanno integrato e aggiornato queste disposizioni.

Uno dei momenti chiave è stato l’adeguamento alla normativa europea sull’accessibilità, che ha imposto standard minimi per rendere gli ambienti fruibili a tutti. Inoltre, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato fondi specifici anche per l’accessibilità degli edifici scolastici e pubblici.

Nel contesto privato, è fondamentale sapere che per gli interventi di ristrutturazione volti all’eliminazione delle barriere si possono ottenere agevolazioni fiscali molto interessanti. Il cosiddetto Bonus Barriere Architettoniche è uno strumento concreto per migliorare l’accessibilità e valorizzare il proprio immobile. Un punto spesso trascurato è quello dell’obbligo morale: anche se non sempre esiste una legge che impone un intervento, rendere uno spazio accessibile è un atto di responsabilità e civiltà verso chi ha meno possibilità motorie.

Barriere architettoniche nei capannoni industriali e negli uffici

Le barriere architettoniche nei capannoni industriali e negli uffici rappresentano un problema serio, sia dal punto di vista pratico che normativo. Questi ostacoli strutturali (porte strette, servizi igienici inaccessibili o percorsi interni difficili da percorrere) limitano la libertà di movimento di persone con disabilità motorie, sensoriali o temporanee, rendendo difficoltoso o impossibile l’accesso e lo svolgimento delle attività lavorative.

Dal punto di vista operativo, le barriere architettoniche compromettono l’efficienza e la sicurezza all’interno del capannone o degli uffici. Dipendenti, collaboratori e visitatori con difficoltà motorie si trovano in situazioni di disagio, con ripercussioni sul benessere, sulla produttività e sulla sicurezza aziendale. In caso di emergenze, ad esempio, la mancanza di percorsi accessibili può impedire un’evacuazione rapida e ordinata.

Oltre agli aspetti pratici, esistono implicazioni legali: la normativa italiana (come la Legge 13/1989 e il D.P.R. 503/1996) prevede l’obbligo di eliminare le barriere architettoniche in ambienti di lavoro. Un capannone non conforme può essere oggetto di sanzioni, contenziosi o addirittura di blocco delle attività da parte degli enti di controllo.

Infine, l’accessibilità è anche un fattore etico e d’immagine: un’azienda inclusiva che rispetta i principi di accessibilità è percepita positivamente da clienti, fornitori e dipendenti. Investire nell’adeguamento dei capannoni non è solo una necessità normativa, ma un passo verso un ambiente di lavoro più moderno, inclusivo ed efficiente. Per tutti questi motivi, nei capannoni industriali di Immobiliare Santa Liberata e nei relativi uffici sono presenti dei montascale, installati appositamente per garantire l’accesso anche a chi ha difficoltà motorie.

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Bonus Barriere Architettoniche: cos’è e chi può usufruirne

Il Bonus barriere architettoniche 2025 è una misura fiscale che offre una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, mantenendo le stesse condizioni. Gli interventi comprendono l'installazione o la sostituzione di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, conformi ai requisiti del Decreto Ministeriale 236/1989. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo. I limiti di spesa su cui calcolare la detrazione variano in base alla tipologia dell'edificio:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari funzionalmente indipendenti con accesso autonomo dall'esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per edifici composti da 2 a 8 unità;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per edifici con più di 8 unità.

Possono beneficiare del bonus persone fisiche, condomìni, imprese e professionisti. Nei condomìni, è richiesta l'approvazione dei lavori da parte dell'assemblea con una maggioranza che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell'edificio. Per accedere all'agevolazione, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante e ottenere un'asseverazione da parte di un tecnico abilitato che certifichi la conformità degli interventi ai requisiti normativi.

È importante notare che, a partire dal 1° gennaio 2024, non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per questo bonus, salvo eccezioni per interventi già avviati prima di tale data. Il Bonus Barriere Architettoniche 2025 rappresenta un'opportunità significativa per migliorare l'accessibilità degli edifici, promuovendo l'inclusione e la mobilità per tutti.

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Per noi l’accessibilità non è un optional, ma un valore fondamentale. Che tu gestisca un’attività produttiva, logistica o artigianale, potrai contare su spazi sicuri, conformi alle normative e davvero inclusivi. Contattaci oggi e scopri i capannoni industriali per la tua impresa!

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